Quando si parla di online è importante definire una strategia per la distribuzione dei contenuti. Su una cosa siamo tutti d’accordo: il contenuto è il re, il king. Ma la distribuzione dei contenuti è King Kong.
Perché è vero, verissimo, che la prima cosa per promuoversi online è definire una serie di contenuti originali. Ma poi questi contenuti bisogna anche saperli comunicare. E promuovere verso l’esterno. Un esterno il più ampio possibile. Ed è qui che si entra nel campo della strategia per la distribuzione dei contenuti.
Si tratta della storia dell’albero che cade. Se cade nel deserto l’albero farà rumore, ma non lo sentirà nessuno. Se, invece, cade nel cuore di una città allora sì che il tonfo sarà udito molto bene. Quello che dobbiamo fare nel definire la strategia per la distribuzione dei contenuti, quindi, è piantare il nostro albero in una città. Oppure costruire una città intorno al proprio albero. Avvertenze per l’uso: non è un lavoro semplice né breve. Serve tempo, costanza, pazienza ed un lavoro continuo e meticoloso. Perché per riuscire ad avere un pubblico ampio serve un lavoro certosino e praticamente quotidiano. Serve costruire una rete di relazioni che possano veicolare i miei contenuti originali.
Questo perché queste connessioni sono basate su interessi comuni e su rapporti lavorativi. Su affinità a livello di interessi e di business, quindi costruendo una serie di strade nelle quali verosimilmente i miei contenuti possano trovare terreno nel quale correre. Basta vedere come ci comportiamo online con i nostri interessi. Se qualcosa ci piace, ci tocca da vicino, riguarda il nostro microcosmo, lo condividiamo. E con persone che sono amiche, quindi con almeno una parte di interessi in comune. La stessa cosa vale in una strategia per la distribuzione dei contenuti.
Le varie connessioni lavorative – che siano su Facebook, Twitter, LinkedIn o altri canali – sono basati su interessi comuni. Se tu pubblichi e valorizzi un contenuto originale che possa stimolare la loro curiosità ed il loro interesse, ecco che la condivisione è più che probabile. Garantendo quell’effetto di “allargarsi a macchia d’olio” che è basilare per la promozione di un contenuto. Proprio la condivisione di questi contenuti, basati su valori ed opinioni giocoforza simili a quelli di tanti collegamenti, aiuta a rinforzare ulteriormente questi rapporti.
Un lavoro, quello di definire una strategia per la distribuzione dei contenuti, che deve essere fatto prima di iniziare la creazione di contenuti. Definendo il linguaggio utilizzato (solo testo o anche video e foto?) e, di conseguenza, i canali migliori per distribuire questi contenuti. Solo siti o blog o si punta forte soprattutto su social, YouTube e simili? Per questo diventa importante fare un’analisi a priori di chi si vuol raggiungere e come. Calibrando poi tempi e modi per la pubblicazione e la promozione dei propri contenuti originali.
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