Nel promuovere una meta turistica il rischio per tutti è quello di commettere errori gratuiti. Tutti, prima o poi, sbagliamo e solamente chi non fa nulla non sbaglia mai. Ma, dopo questo necessario presupposto, cerchiamo di capire come fare per evitare quegli errori mai banali che è facile commettere parlando di marketing turistico.
Molti alberghi o strutture medio-piccole si affidano a scelte che, poi, si rivelano errate. Bene anzi benissimo fanno queste strutture ricettive a fare Direct Email Marketing, attraverso la creazione di newsletter ad hoc nelle quali promuovere sé stessi, le proprie peculiarità e le offerte avanzate. Ma mai, mai e mai comprare apposite liste di email cui mandare le proprie newsletter. Questo perché spesso e volentieri questi elenchi di indirizzi sono già stati usati più volte da diretti concorrenti. Inoltre la teoria del “sparo nel mucchio” non funziona nel Direct Email Marketing.
Meglio invece crearsi un indirizzario personale magari con meno destinatari ma profilati. Cui interessa sicuramente saperne di più o tenere vivo un rapporto, un contatto. Evitate di comprare un sacco di domini. O di pubblicare il proprio sito internet su più domini web. Perché si tratta di un qualcosa di controproducente in termini di indicizzazione nei motori di ricerca. Anzi, replicando il medesimo sito ovunque allora Google potrebbe anche penalizzare il sito web con contenuti duplicati. Così come si rischiano delle penalizzazioni online nel caso di link building selvaggio.
Nel promuovere una meta turistica, infatti, è inutile acquistare pacchetti di link su siti internet completamente fuori tema e di aree geografiche magari molto ma molto lontane. Meglio, piuttosto, lavorare sulla creazione di un gruppo di backlinks su siti internet di qualità, inerenti al proprio mondo del turismo e coerenti con quello che è il target della clientela che si vuole raggiungere. Un buonissimo punto di partenza per farsi conoscere è poi essere presenti su una Ota, una Online Travel Agency. Ma, una volta che si può contare su uno zoccolo duro di clienti, piuttosto che pagare fior fior di commissioni a queste Ota è meglio sviluppare un sistema di prenotazioni autonomo.
Un altro errore che viene commesso facilmente è quello di non “sfruttare” appieno la stampa di settore. Dai magazine cartacei che parlano di turismo fino ai siti internet di settore. Rappresentano punti di contatto molto importanti con il grande pubblico, ecco allora che è necessario produrre e realizzare in proprio articoli, redazionali e servizi con tanto di foto e link alla propria struttura alberghiera.
L’ultimo errore che, spesso e volentieri, si rischia di commettere riguarda le spese inutili. Quelle che, ancora, vengono rivolte in modo massiccio verso fiere del settore e coupon promozionali. Che rappresentano, a volte, spese eccessive per quello che è il loro effettivo ritorno.
Il marketing turistico è in continuo cambiamento! Lo si percepisce anche dai siti web, sempre più evoluti! Eccone alcuni esempi.