Perché parlare di buyer journey? Un buon aperitivo è il modo migliore per chiudere questa tosta giornata di lavoro prima di tornare a casa, adesso ho bisogno di una pausa. Per mia fortuna, il bar di fianco all’ufficio non ha ancora chiuso. Un posto tranquillo, un barista disponibile. Niente di meglio per fare un po’ d’ordine tra i miei pensieri: come faccio a far capire al cliente che il nostro prodotto è la soluzione migliore per le loro necessità?
Entro, mi siedo al bancone e do una letta veloce al menù. Pochi dubbi. Un buon bicchiere di vino è quello che mi ci vuole. Un vino dal gusto deciso. Il barista mi guarda e sorride, come se avesse già capito cosa mi frulla per la testa. Stappa una bottiglia di un vino che conosco bene, ottima qualità, me ne versa un calice e, con voce ferma, mi dice:
“Ti sei mai chiesto perché tutti parlano di buyer journey? Perché ormai fare acquisti è diventato davvero come fare un viaggio. Ed allora le aziende devono pensare a questo “viaggio” che ogni cliente fa prima di arrivare a prendere la decisione di che cosa acquistare. Ti chiedi perché per una azienda è importante capire come funziona? Semplice, perché il buyer journey fornisce indicazioni precise su quali sono i canali digitali da percorrere e da “presidiare”. Perché per ciascun canale c’è un modo di comunicare e di presentare i contenuti ed il prodotto. Perché così facendo per l’azienda è più facile delineare gli obiettivi in modo preciso. Senza dimenticare che così facendo aumenta notevolmente la percentuale di possibilità di intercettare il potenziale cliente. Come sfruttare al massimo il buyer journey? Cercando di rispondere in modo efficace ed esaustivo alle domande degli utenti, provare a mettersi nei panni dei clienti per cercare di capire le proprie necessità ed i propri bisogni è un aspetto fondamentale per qualunque azienda”.
Era proprio l’aperitivo di cui avevo bisogno!
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